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Incentivi e detrazioni riguardanti il Bonus Casa sono stati prorogati anche quest’anno, con la nuova legge di Bilancio 2022.
Chi, dunque, ha intenzione di acquistare o ristrutturare il proprio immobile potrà continuare a godere di una serie di vantaggi.

Vediamo, dunque, in cosa consiste il bonus casa 2022, come funziona, quali sono gli interventi che rientrano nelle detrazioni, come fare per ottenerlo e quali sono i soggetti che hanno diritto a tali agevolazioni.

Cos’è il bonus casa 2022?

Il bonus casa 2022 rappresenta un valido incentivo fiscale per tutto ciò che riguarda la ristrutturazione, il restauro, i lavori sugli impianti di riqualificazione o la messa in sicurezza della propria abitazione.

Nello specifico, questo bonus permette di incentivare soprattutto la transizione green attraverso interventi che permettano un efficientamento energetico.

Nel bonus casa 2022, infatti, rientra il Superbonus 110% che permette di ricevere importanti detrazioni sull’installazione di impianti fotovoltaici e sulla realizzazione dei cappotti termici.
Con esso, inoltre, è stata introdotta anche un’agevolazione per l’abbattimento di barriere architettoniche, comprendendo anche interventi per quei Comuni che sono stati colpiti da eventi sismici.

C’è da aggiungere che, in questa manovra, è stata data riconferma anche all’Ecobonus che prevede una detrazione che va dal 50 al 65% e include quegli interventi di superamento di classe energetica non previsti, invece, dal Superbonus 110%.

In particolare, sono stati introdotti bonus per le tende da sole, bonus caldaia e bonus infissi.
Per quest’ultimi, infatti, c’è la possibilità di poterli sostituire con prodotti nuovi, così come possono essere ampliati o modificati, sempre con lo scopo di determinare una riqualificazione dal punto di vista energetico.

La proroga del bonus infissi, quindi, permette ai proprietari di unità immobiliari, siano questi situati in condominio o in edifici unifamiliari, di rinnovare una parte importante dell’ambiente domestico che, normalmente, comporterebbe una spesa sostanziosa.
La detrazione massima di cui si può beneficiare è di 60 mila euro, comportando, quindi, un limite di spesa pari a 120 mila euro.
In questi costi rientrano anche le prestazioni di lavoro professionale e gli interventi di muratura; il pagamento dovrà sempre risultare tracciabile e documentabile.

Rientrano nel bonus casa 2022:

  • Bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione fiscale del 50% su tutti i lavori di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, per edifici singoli o facenti parte di condomini.
    La detrazione è valida per tutti quegli interventi e le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2024, prevedendo una spesa massima di 96 mila euro suddivisa in 10 quote annuali.
  • Bonus mobili ed elettrodomestici, anch’esso con una detrazione del 50% per le spese sostenute in seguito a interventi di manutenzione straordinaria; tra questi sono inclusi anche l’installazione di servizi igienici, cancelli, ascensori e sostituzione di caldaie e infissi.
  • Bonus facciate, prevede invece una detrazione del 60% per il rifacimento delle facciate esterne degli edifici già esistenti, non includendo quelle che non si affacciano su strada o sul suolo pubblico.
  • Bonus verde, che riguarda l’agevolazione prevista per sistemare determinate aree verdi delle abitazioni, come terrazzi o giardini, e garantisce una detrazione Irpef del 36%.
  • Bonus idrico, utilizzabile per la sostituzione o l’acquisto di sanitari, soffioni doccia, rubinetti e lavandini che, però, rientrino nei parametri tecnici richiesti e che quindi contribuiscano a sprecare meno acqua. Quest’agevolazione prevede un rimborso pari a 1000 euro per la persona fisica che ne fa richiesta, mentre la cifra arriva a 5000 euro se l’incentivo è richiesto da imprese.
  • Bonus acqua potabile, anche conosciuto come bonus depuratore, prevede un contributo di imposta pari al 50% per l’acquisto e l’installazione di filtri che migliorino l’acqua dei rubinetti, contribuendo a ridurre in maniera significativa il consumo di acqua in bottiglia.

Come funziona il bonus per la casa?

Per richiedere il bonus casa 2022 è possibile rivolgersi al CAF del proprio comune o avvalersi di un consulente fiscale di fiducia e utilizzare tre modalità differenti.

Si può, infatti, richiedere in fase di dichiarazione dei redditi e a tal proposito il sito dell’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei modelli specifici di dichiarazione, oppure mediate sconto immediato in fattura o con credito di imposta. In questo contesto, è importante specificare che l’articolo 121 del Decreto Rilancio, negli anni 2020 e 2021, ha previsto un’alternativa per l’utilizzo della detrazione spettante ai soggetti che fanno richiesta del bonus casa.

Nello specifico, in quegli anni, era possibile ottenere lo sconto in fattura anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e recuperato, dagli stessi, attraverso il credito di imposta. L’Agenzia delle Entrate ha però fornito ulteriori informazioni circa le nuove norme che regolano la cessione dei crediti, in vigore dal 1° maggio 2022. Secondo il Decreto Sostegni Ter, infatti, in seguito alla prima cessione di credito d’imposta è possibile effettuarne, eventualmente, altre due ma solo nei confronti delle banche o società facenti parti di gruppi bancari.

Questi istituti, poi, come stabilito dal Decreto Aiuti, possono cedere i crediti direttamente ai correntisti con la clausola vincolante che debba trattarsi di clienti professionali. Altra modifica resa nota dalla Agenzia delle Entrate e riguardante sempre il Bonus casa 2022, fa riferimento al divieto di cessione parziale; a tale scopo, il credito avrà un codice identificativo univoco che verrà indicato nelle successive ed eventuali cessioni.

Infine, il bonus ristrutturazione e il Superbonus 110% che, come abbiamo accennato, sono stati riconfermati dalla Legge di Bilancio 2022, prevedono degli obblighi sanciti dal Decreto Antifrode.

In base a tale norma, infatti, per poter accedere alla cessione del credito o allo sconto di fattura, sarà necessario presentare una comunicazione del professionista che dovrà apporre il Visto di Conformità.

Con questo documento, quindi, egli dimostrerà di aver svolto un controllo preliminare della documentazione che attesti i requisiti necessari per poter beneficiare del bonus ristrutturazione.

Altro obbligo, inoltre, è quello di presentare l’Attestazione di Congruità delle spese; in questo caso un tecnico abilitato avrà il compito di confermare che il limite massimo dei costi previsti dall’intervento sia stato rispettato.

Chi ha diritto al bonus casa?

I soggetti che hanno diritto al bonus casa, e in particolare del bonus ristrutturazione, non sono solo i proprietari o titolari degli immobili che dovranno ricevere gli interventi ma anche gli inquilini o i comodatari dell’abitazione.

A questi, inoltre, si aggiungono anche i soci di cooperative o di società semplici e gli imprenditori individuali.

C’è da specificare, inoltre, che il diritto alla detrazione è previsto anche per i familiari conviventi, il coniuge separato, il soggetto che fa parte dell’unione civile e il convivente more uxorio non proprietario dell’immobile.

Tutti questi soggetti, quindi, hanno accesso all’agevolazione a patto che sostengano le spese e siano intestatari di tutti i bonifici e le fatture che interessano gli interventi di ristrutturazione o di ogni altro lavoro che rientri nel bonus casa 2022.