Oggigiorno, le moderne tecnologie messe a disposizione dei consumatori permettono loro di investire in migliorie della casa che garantiscono una certa affidabilità e durabilità nel tempo.
Gli utenti che credono fortemente nel progresso tecnologico sono maggiormente propensi ad affidarsi alle nuovissime soluzioni per migliorare la propria casa rispetto ai cosiddetti nostalgici, tipologia di consumatori che resta saldamente ancorata ai vecchi metodi e agli antichi materiali di costruzione.
Si sa, le finestre sono gli occhi dell’abitazione e gli anni di progresso tecnologico hanno visto la sostituzione di diversi materiali impiegati nel passato a favore di quelli eco-friendly e maggiormente sostenibili; tuttavia, le finestre in legno continuano a rappresentare un’opzione alquanto ricercata nel mondo degli infissi.
In questo breve ma interessante articolo, pertanto, analizziamo nel dettaglio la durabilità di una finestra in legno, considerando i fattori che influiscono su di essa, i costi del suo impianto ed eventuali alternative, il tutto fornendo un’accurata panoramica.
Immergiamoci subito!

Quanti anni può durare la finestra in legno?

La lunghezza di vita degli infissi in legno è un dato che è stato in grado di cambiare profondamente nel corso dei decenni.
In passato, infatti, la necessità di donare a tutti i cittadini un tetto sotto il quale vivere era considerata decisamente più importante rispetto al livello di estetica che la finestra doveva possedere: esse erano rigorosamente in legno, niente alluminio o PVC e niente isolamento termo-acustico.
Considerando che questo periodo corrisponde agli anni ’50 e dato anche che moltissime finestre dell’epoca sono ancora ben funzionanti al giorno d’oggi, si può tranquillamente concludere che la durata degli infissi in legno si assesta sui 70 anni circa.
Tuttavia, c’è anche da considerare l’incuria umana, ossia un cattivo utilizzo delle finestre in legno perpetrato dell’uomo, il quale le adopera in modo scorretto e senza alcun tipo di cura: questo incide sulla loro durata, portandola alcune volte a limitarla a soli 30 anni.
Mediamente, pertanto, si può affermare che un serramento in legno può essere sostituito dopo circa 40 o 45 anni dalla sua installazione originale.
La domanda che sorge spontanea a questo punto è: si può fare in modo che questo lasso di tempo si dilati ancora di più?

Come possiamo fare per farla durare più a lungo?

La manutenzione delle finestre in legno è un’operazione fondamentale se si vuole mantenere tali infissi in uno stato di salute piuttosto funzionale e sano.
La manutenzione, tuttavia, non va applicata meramente alla struttura portante, ma dev’essere estesa anche agli altri componenti della finestra, sezioni del serramento che vedremo nel dettaglio in seguito.
Ad esempio, il vetro che caratterizza una finestra in legno ha una garanzia di funzionamento di circa 10 anni: questo vuol dire che va cambiato almeno una volta per far si che la finestra possa assolvere alle proprie funzioni in modo corretto e funzionale.
Nella sostituzione, è importante ricordarsi di far inserire una canalina a bordo caldo dotata di gas argon, in modo tale da tenere in perfette condizioni il vetro, così come è fondamentale verificare che nel serramento vi sia lo spazio sufficiente per inserire tale canalina.
È importante ricordare che il degrado delle prestazioni del vetro incide direttamente su quello della finestra: pertanto, avere cura di questo componente fondamentale significa preservare l’infisso in generale.
Come il vetro, anche la ferramenta necessita di manutenzione: la si può fare mettendo del grasso sulle parti meccaniche almeno 2 o 3 volte l’anno, in modo tale da ridurre al minimo eventuali interventi di riparazione.
Esattamente come il vetro, anche le guarnizioni dovrebbero essere cambiate almeno una volta, cercando di reperirne lo stesso tipo; prima di sostituirle, tuttavia, le si potrebbe cospargere con un po’ di ammorbidente per posticiparne la sostituzione.
L’anta e il telaio della finestra sono componenti da pulire all’incirca 5 volte l’anno, a seconda della loro esposizione agli agenti meteorologici o alla vicinanza al mare; su di esse è necessario utilizzare prodotti di buona qualità, non ricorrendo all’acetone, ai diluenti o all’alcool.
Analizziamo ora ciascun componente della finestra in legno.

Quali sono i principali componenti da analizzare?

Innanzitutto, una finestra in legno possiede la struttura principale, formata dall’anta apribile e dal telaio fisso.
Pur rappresentando lo scheletro di una finestra, questi due componenti sono corroborati dal vetro, dalle guarnizioni, il più delle volte in gomma, PVC o in materiali plastici, dalle maniglie e conseguentemente dalla ferramenta in metallo o simili.
Ciascun componente è comune alla stragrande maggioranza di tipi di serramento, in qualsiasi materiale sia realizzata la struttura principale; tuttavia, è importante considerare che ciascun componente è esposto ad un diverso grado di usura.
Il vetro, le guarnizioni e la ferramenta sono i componenti necessari per garantire un buon isolamento termo-acustico, ma tale aspetto si può deteriorare se non manutenuto.
Che dire dei costi di una normale finestra in legno?

Costi delle finestre in legno<//3>

Per poter fornire una panoramica esaustiva e chiara sui costi di una finestra in legno, è doveroso precisarne le sue tipologie.
Ad oggi, la maggior parte delle finestre in legno utilizzano quello lamellare al posto del massello, in modo tale da ridurre i costi e mantenere inalterate le caratteristiche estetiche e funzionali della finestra.
Solitamente, i profili della finestra sono realizzati da circa 22 mm di legno lamellare, mentre il telaio viene sottoposto a speciali cicli di verniciatura e a trattamenti specificatamente mirati a renderlo impermeabile all’umidità e a qualsivoglia fattore esterno.
Le tecniche maggiormente utilizzate nella realizzazione di una finestra in legno prevedono la laccatura a foro aperto, la quale rende impermeabile la finestra ma lascia visibili le venature del legno, la laccatura colorata coprente, ossia una verniciatura del legno originale, nonché la verniciatura trasparente, che mantiene essenzialmente l’aspetto originario del legno senza rifinirlo.
Tenendo conto di questo, è possibile scegliere numerose essenze, le quali non fanno che influenzare il prezzo finale della lavorazione, grazie alla disponibilità di varie sfumature e venature applicabili che possiedono costi diversi.
Un ulteriore fattore che incide sul costo della finestra in legno è la dimensione dell’infisso: una normale finestra fissa dalle dimensioni di 100 x 100 cm avrà un costo che si aggira sui 100 €, mentre finestre da 150 x 120 cm o da 200 x 150 cm incrementeranno il prezzo di altri 100 €, portandolo rispettivamente a 190 € e a 290 €.
Una finestra dotata di anta vasistas in legno, dalle dimensioni di 100 x 100 cm, ha un costo medio di 240 €, mentre le sue versioni da 150 x 120 cm e da 200 x 150 cm hanno un costo di 340 € e di 490 €.
Infine, le finestre a ribalta in legno da 100 x 100 cm hanno un prezzo medio di 140 €, mentre quelle da 150 x 120 cm arrivano fino a 190 €.

Alternative alle finestre in legno

Le finestre in legno non sono le uniche opzioni per dotare una casa di infissi: basti pensare, infatti, alle molteplici soluzioni che si pongono davanti al consumatore.
Esso può scegliere tra gli infissi in alluminio, in legno alluminio e in PVC: tuttavia, ognuna di queste soluzioni apporta molteplici vantaggi e svantaggi causati dalla composizione interna ed esterna dei materiali impiegati e dal loro utilizzo.
Analizziamoli in ordine!

Serramenti in legno alluminio

Gli infissi in legno alluminio sfruttano la combinazione di due materiali per compensare gli svantaggi che ciascuno di essi possiede.
Tali serramenti sono realizzati strutturalmente in legno, ma la copertura è interamente in alluminio in modo tale da proteggere il legno interno dall’azione dei raggi solari e dagli agenti meteorologici che minacciano la sua efficienza sul lungo termine.
La combinazione di questi due materiali si rivela spesso vincente perché va a limitare i difetti e ad ottimizzare i pregi di entrambi i materiali, donando al serramento un’efficienza garantita.
In questo modo, l’infisso diviene resistente nel tempo grazie all’alluminio che lo riveste interamente, oltre a sfruttare l’isolamento termico e acustico garantito dal legno.
L’aspetto negativo riguarda sicuramente i costi di realizzazione: dal momento che la sua installazione prevede l’utilizzo di 2 materiali, il costo finale sarà raddoppiato.
Tuttavia, si tratta di un investimento a lungo termine, dato che un infisso in legno alluminio è in grado di durare a lungo e di diminuire sensibilmente gli interventi di riparazione o le sostituzioni dei componenti principali del serramento.

Serramenti in alluminio

I serramenti in alluminio rappresentano una tipologia di finestre che non si deteriora nel tempo e che possiede un peso leggero e ideale qualora si faccia bisogno di infissi di grandi dimensioni.
Tuttavia, l’alluminio è un buon conduttore di calore: questo riduce l’isolamento termico e acustico dell’infisso, causando la formazione frequente di condensa dovuta alla differenza tra la temperatura interna e quella esterna; se combinato con il legno, come menzionato precedentemente, questo aspetto negativo viene sensibilmente ridotto.
Il costo di realizzazione e di installazione rimane più alto rispetto a quello di una finestra in legno: anche in questo caso, tuttavia, rappresenta un investimento a lungo termine per l’economia dell’abitazione, dato che la durabilità e l’efficienza dell’infisso si prolunga nel tempo, scongiurando gli interventi di sostituzione dei componenti del serramento.

Serramenti in PVC

Il PVC è uno dei materiali plastici più utilizzati al mondo a causa delle sue caratteristiche e della sua comodità.
Innanzitutto, è doveroso precisare che il costo di realizzazione di un infisso in PVC è estremamente più economico rispetto a quello di un infisso in legno alluminio o in alluminio; inoltre, il PVC può essere facilmente modellato per soddisfare qualsivoglia esigenza del consumatore, dalla forma al colore, passando per le sfumature con le quali adornare il serramento.
A differenza dell’alluminio, il PVC assicura un buon isolamento termico e acustico, scongiurando la formazione di condensa.
Tuttavia, tale materiale può essere maggiormente condizionato dall’usura e dal deterioramento, specialmente se viene esposto al sole, il quale può facilmente modificare la solidità dell’intero infisso e la sua efficacia nell’isolare l’abitazione.
Inoltre, il PVC esclude la possibilità di manutenzione e di ripristino del suo stato originale nel caso in cui arrivi ad essere deteriorato totalmente: questo è un notevole svantaggio per coloro che vivono in zone calde o che hanno l’abitazione con i serramenti esposti sul lato sud, dato che saranno costretti a vagliare altre ipotesi per realizzare gli infissi.