Il riscaldamento a pavimento è uno dei sistemi più utilizzati nella realizzazione di ambienti abitativi non solo perché consente di evitare l’ingombro dei caloriferi, ma anche perché permette un maggiore risparmio energetico e, soprattutto, contribuisce a rendere più calda la stanza nel contatto con il pavimento.

A volte, però, sorgono dubbi riguardo alla possibilità di utilizzare il riscaldamento dal basso con pavimenti di legno. C’è chi ne sconsiglia l’uso perché il parquet potrebbe alzarsi e chi sostiene che il legno sia un materiale troppo isolante per permettere una buona conduzione del calore, ma in realtà bastano pochi accorgimenti per poter dotare la propria casa del riscaldamento a pavimento senza dover rinunciare all’eleganza del parquet.

Il legno è un materiale vivo e proprio questa sua caratteristica rende necessarie alcune attenzioni in più per la posa del parquet su pavimento riscaldato, mentre il suo alto potere isolante impedisce il contatto diretto con il calore emesso, permettendone una diffusione più uniforme e confortevole.

I segreti per integrare nel modo migliore il riscaldamento a pavimento ed il parquet stanno tutti nella scelta della

è opportuno scegliere specie legnose stabili, meno soggette alla dilatazione termica, in modo da limitare l’ampiezza delle fessurazioni che nel tempo si potranno formare (si sconsiglia l’uso di specie legnose quali acero, faggio, larice siberiano senza nodi, wengè e cabreuva). Inoltre si sconsiglia la posa di pavimenti in legno massicci che essendo in legno nobile a tutto spessore risentono in maniera importante delle variazioni di temperatura.

il miglior metodo per la posatura del parquet su pavimento riscaldato è l’incollatura, facendo comunque attenzione alla tipologia di colla utilizzata onde evitare la dispersione nell’aria di sostanze nocive come la formaldeide. Si può anche utilizzare la posa galleggiante, ma con qualche accorgimento in più.

è importante che, al momento della posatura del parquet, il pavimento riscaldato sia già entrato in funzione. Se si tratta di un impianto nuovo è importante accendere il riscaldamento tre settimane prima delle posa per consentire la stabilizzazione del massetto su cui verrà posato il parquet. In questo lasso di tempo l’impianto deve essere riscaldato in modo graduale aumentando la temperatura di circa 10°C al giorno fino al raggiungimento della temperatura massima consentita (tra i 30 e i 35°C). La temperatura deve essere mantenuta per circa dieci giorni, al fine di far uscire l’umidità residua dal massetto. La terza fase, poi, prevede il raffreddamento graduale del pavimento nel giro di tre giorni fino allo spegnimento dell’impianto. Il parquet potrà essere posato dopo altri cinque giorni, necessari per la stabilizzazione del massetto. In questo periodo i locali dovranno essere mantenuti aerati al fine di permettere l’uscita dell’umidità che si formerà durante il ciclo di riscaldamento e raffreddamento del pavimento.

anche il parquet dovrà essere lasciato riposare nella stanza in cui verrà montato per qualche giorno prima di procedere alla posatura, in modo da permettere al legno di adattarsi alla temperatura e all’umidità dei locali.

una volta entrato in funzione l’impianto di riscaldamento a pavimento su parquet, è importante che la sua temperatura sia sempre compresa tra i 22 e i 24°C e che l’umidità dell’ambiente rimanga tra il 45 e il 60%

per limitare la formazione di fessurazioni del parquet, è opportuno evitare di coprire i pavimenti con tappeti o altri materiali isolanti termici.

Una corretta realizzazione della posa garantirà una lunga e soddisfacente convivenza tra il riscaldamento a pavimento e il parquet, grazie al quale sarà possibile godere di un comfort sconosciuto a qualsiasi altro sistema di riscaldamento. Il riscaldamento dal basso consentirà un grande risparmio energetico oltre ad assicurare tepore in ogni angolo della casa. Se ben realizzato il pavimento consentirà una temperatura costante e un tasso di umidità poco variabile, grazie ai quali anche la conservazione del parquet sarà migliore.